Ci ha pensato mamma Elena a realizzare il sogno di suo figlio Giovanni, il giovane di 28 anni di San Teodoro scomparso prematuramente lo scorso luglio. Dove c’era un terreno incolto accanto alla chiesa di Santa Teresa di Calcutta, Giovanni Lai aveva immaginato un grande presepe all’aperto a ridosso di un vecchio stazzo, una versione più elaborata di quella mangiatoia di Betlemme che, ogni anno, il giovane appassionato di presepi, realizzava con le sue mani di fronte alla casa dei nonni.

Giovanni non ha potuto dare vita a quel sogno ma oggi, grazie alla tenacia della madre, Elena Piu, nel cuore del centro storico di San Teodoro c’è il bellissimo Presepe di Gio’, aperto ai visitatori da ieri, illuminato e curato in ogni minimo particolare. I proprietari hanno dato il benestare all’utilizzo del terreno e, grazie alla nascita di un comitato spontaneo proposto da Nadia Meloni, un’amica della famiglia Lai Piu, decine di volontari, hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, lavorando tutti i giorni per settimane fino alla suggestiva inaugurazione di ieri sera.

Fondamentale è stata la collaborazione dell’Amministrazione comunale, della Parrocchia, della Croce Bianca e soprattutto dell’associazione Centro Commerciale Naturale Live Teo D’Oro, che ha dato supporto economico e organizzativo ai lavori, come spiega la Presidente, Angela Salis: «Noi commercianti siamo sempre molto presenti agli eventi del paese e in accordo con i soci abbiamo deciso di contribuire alle spese e da lì si è messa in moto tutta la macchina organizzativa. Personalmente mi ha fatto piacere aiutare la madre Elena ad elaborare il lutto tramite la realizzazione del sogno di suo figlio. Abbiamo lavorato ad un progetto in memoria di un ragazzo molto conosciuto e amato e la sua scomparsa ha colpito tanto la nostra comunità».

Il grande cuore di San Teodoro ha fatto il resto, tramutando il dolore della perdita in amore e l’assenza di Giovanni nella presenza di decine di persone che hanno dedicato il loro tempo e la loro professionalità per il Presepe di Gio’. Una piccola mobilitazione popolare sposata anche dal parroco Don Alessandro Cossu che, in occasione della ricorrenza degli 800 anni dal primo presepe realizzato da San Francesco d’Assisi, ha invitato i fedeli alla preghiera per ottenere l’indulgenza plenaria che la Santa Sede ha deciso di accordare a tutti coloro che pregheranno davanti ad un presepe. È stato proprio Don Cossu, ieri sera a dare la benedizione alla nuova opera in via dei Gerani, ricordando con affetto il giovane: «Grazie a Giovanni oggi San Teodoro ha un meraviglioso presepe all’aperto. Senza rendersene conto lui ha ispirato questo bellissimo progetto che ha dato vita ad una testimonianza di fede che tutto il paese può contemplare».

A rendere la cerimonia ancora più commovente l’omaggio del cantane Soleandro alla famiglia del giovane teodorino. L’evento di ieri sera è stato reso accessibile grazie alla sottotitolazione in tempo reale per le persone sorde e dalla presenza di un’interprete Lis, il linguaggio dei segni, a cura dell’associazione onA.I.R. Un altro piccolo gesto di solidarietà per arricchire il sogno di Giovanni. 

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