Viveva nella zona di Olbia, ma era ricercato a livello internazionale.

Stamattina i carabinieri di Loiri Porto San Paolo lo hanno arrestato: Dimitru Lozovan, 32 anni, pregiudicato moldavo, era destinatario di un mandato di cattura emesso dalle autorità russe.

L'uomo usava una falsa identità romena e lavorava come elettricista; in passato i militari lo avevano controllato nel corso di un sopralluogo a un cantiere, ma nulla era emerso in quanto non era in possesso di documenti e le impronte digitali non avevano dato alcun riscontro.

Oggi è stato fermato e ha esibito un documento di identità romeno che, inizialmente è sembrato regolare, ma aveva dati anagrafici diversi rispetto a quelli dichiarati nel precedente controllo.

I carabinieri si sono quindi insospettiti e hanno avviato ulteriori verifiche anche perché avevano ricevuto segnalazione di un pericoloso ricercato internazionale che poteva trovarsi nell'Olbiese.

Le indagini si sono rivelate particolarmente complesse, in quanto nella banca dati delle Forze di polizia non risultavano inserite, collegate al nome, né foto né impronte digitali.

Solo dopo aver contattato l’Ufficio di S.I.R.E.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries), il sistema informatico del ministero dell'Interno, i carabinieri hanno potuto confrontare una foto del ricercato internazionale con il "falso romeno".

Lozovan ha dichiarato di aver ottenuto il documento durante la sua permanenza a Roma, dove era arrivato dopo aver picchiato con violenza alcune persone ed essere poi fuggito con gioielli e soldi.

Per lui, portato al carcere di Sassari, verrà organizzata l'estradizione verso la Russia dove deve scontare sette anni di reclusione.
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