Caso chiuso, almeno dal punto di vista giudiziario, per il suicidio di una ragazza di 22 anni, avvenuto nel 2017 a La Maddalena.

Il gup del Tribunale di Tempio, Caterina Interlandi, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di due amici della giovane (una barista), accusati di avere diffuso alcuni video nei quali la ragazza compariva durante u rapporto sessuale. Il giudice ha prosciolto gli imputati per l'accusa più grave, ossia la morte della vittima come conseguenza del reato di diffamazione, perché il fatto non sussiste.

La stessa Procura di Tempio, dopo avere incriminato i due giovani, di recente ne aveva chiesto l'assoluzione ritenendo che non vi sia alcuna prova del collegamento tra la diffusione dei video e il suicidio. Riguardo alla diffamazione aggravata, l'accusa è caduta e il gup ne ha preso atto, perché i familiari della giovane hanno ritirato la querela.

Per la diffamazione il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio di entrambi gli indagati. Il legale di parte civile, Arianna Denule, non ha voluto commentare l'esito dell'udienza di oggi. Stando a indiscrezioni, la famiglia della ragazza ha scelto di chiudere la vicenda ritirando la querela dopo due anni e mezzo di sofferenza.

Le due persone assolte sono assistite dagli avvocati Agostinangelo Marras e Sabina Piga. Marras, durante la sua arringa, ha detto che gli atti attribuiti al suo assistito non hanno nulla a che fare con il suicidio della giovane di Porto Torres.
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