La taverna della villetta del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, a Terrata, nel territorio comunale di Golfo Aranci, non deve essere buttata giù. Lo ha stabilito il Tar Sardegna, accogliendo la richiesta di annullamento promossa dai legali di Nizzi per l'ordinanza con cui il Comune di Golfo Aranci gli intimava la "demolizione con rimessa in pristino di opere difformi dal titolo abilitativo edilizio".

Il provvedimento dell'amministrazione comunale gallurese, risalente al 29 gennaio 2020, muoveva dal presupposto che nel seminterrato dell'abitazione fosse stata realizzata una cucina, trasformando la destinazione d'uso di quel locale che avrebbe dovuto ospitare una cantina e che invece era diventato di fatto abitabile.

Sulla vicenda della tavernetta aveva puntato i fari anche la Procura di Tempio Pausania, tanto che il locale è tuttora sottoposto a sequestro penale nell'ambito dell'inchiesta che ipotizza il reato di abusi edilizi.

Il 22 ottobre 2019, su disposizione del gip di Tempio Caterina Interlandi, gli uomini della forestale avevano messo i sigilli all'intera villa, ma il 4 novembre il Tribunale del Riesame di Sassari accolse le richieste degli avvocati difensori, Sergio Deiana e Leonardo Salvemini, dissequestrando gran parte della villa e confermando il sequestro della sola cantina in cui, secondo la Procura, sarebbe stata realizzata una cucina senza alcun permesso.

L'inchiesta, a questo punto, potrebbe tenere conto anche del parere espresso dai giudici amministrativi. 

(Unioneonline/L)

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