Presunto sfruttamento di prostituzione minorile, a Tempio la prescrizione cancella i reati
A denunciare di essere stata "venduta" dai familiari ai clienti era stata una 16ennePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Aveva poco più di 16 anni quando, secondo la Dda di Cagliari, veniva "venduta" dai familiari ai clienti di uno squallido giro di prostituzione e nel 2011 decise di raccontare tutto ai pm. Questa mattina la vittima del presunto sfruttamento ha saputo che la sua denuncia non ha portato a nulla. I giudici del Tribunale di Tempio hanno infatti dichiarato la prescrizione di tutti i reati contestati al padre e al fratello di una ragazza che sarebbe stata avviata alla prostituzione giovanissima.
Lei (oggi una donna di 30 anni) si era rivolta ai magistrati e aveva chiesto aiuto al Centro antiviolenza di Olbia. Il processo che la vedeva parte lesa si è trascinato per anni tra un rinvio e l'altro, per le modifiche nella composizione del collegio giudicante e per altre ragioni. I fatti risalgono al 2002 e la prescrizione ha demolito i capi d'imputazione. Gli stessi imputati, assistiti dagli avvocati Daniela Peru e Maria Caterina Pisano, dopo essersi sempre dichiarati innocenti, non hanno avuto una sentenza nel merito.
La presidente dell'associazione Prospettiva Donna di Olbia, Patrizia Desole: "Abbiamo accolto questa persona nel nostro Centro Antiviolenza e oggi è un giorno tristissimo per tutte le donne. Che cosa diciamo a lei che ha avuto il coraggio di denunciare e di raccontare tutto in aula?". Il legale di parte civile, Immacolata Natale, ha dichiarato: "Sarà veramente difficile spiegare alla mia assistita il senso di questa vicenda".