L'episodio risale ai primi di giugno dello scorso anno e ora sono quattro le indagini aperte sui fatti avvenuti nel centro di Olbia.

L'equipaggio di una Volante, impegnato nell'identificazione di un ragazzo di 16 anni, venne accerchiato da un gruppo di persone che insultarono pesantemente i poliziotti e, stando alle informative inviate alla Procura di Tempio, cercarono anche di ostacolare gli agenti.

I poliziotti, intervenuti dopo le chiamate di alcuni residenti di una zona centrale di Olbia che segnalavano atti di vandalismo, vennero filmati.

Un video, postato su Facebook, divenne oggetto per giorni di commenti da parte di decine di persone, molte delle quali insultarono i poliziotti con post firmati.

Sono in corso le indagini proprio per l'identificazione degli autori delle minacce online, mentre le altre inchieste riguardano l'intralcio all'intervento della Polizia di Stato e la condotta del minore sottoposto all'identificazione.

Un quarto fascicolo, per il quale è stata chiesta l'archiviazione, è stato invece aperto a carico dei poliziotti.

Gli agenti sono stati infatti denunciati dai genitori di un ragazzo.

È stato il legale dei poliziotti, l'avvocato Antonello Desini, a chiedere l'acquisizione di numerose pagine comparse su diversi profili Facebook.

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