L'ultimo episodio, avvenuto a Olbia, è dei primi di marzo: una corda legata intorno al collo e l'ennesima minaccia di morte.

Scattano le misure del Codice Rosso a tutela di una donna e del figlio di sei anni, vittime di una lunga serie di episodi che la Procura di Repubblica di Tempio ha classificato come maltrattamenti.

La vittima, stando al capo d'imputazione del pm Ermanno Cattaneo, subisce vessazioni, umiliazioni e violenze dal 2011. Il gip del Tribunale di Tempio, Marco Contu, ha disposto l'ordine di allontanamento del compagno della donna, un operaio di 45 anni.

Le contestazioni sono pesanti, i Carabinieri del Reparto territoriale e della Stazione di Olbia Centro descrivono un calvario fatto di angherie quotidiane e alimentato da una gelosia feroce, oltre che dall'abuso di alcol.

Il presunto responsabile avrebbe controllato sistematicamente il telefono cellulare della compagna e le avrebbe anche puntato un coltello alla gola, solo perché lei era uscita di casa per le lezioni di scuola guida. L'uomo, difeso dall'avvocato Marco Petitta, sarà sentito dal gip nei prossimi giorni.
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