Grande cordoglio a Palau per la morte di Isa Barzizza, l’attrice 93enne, musa di Totò, che da 40 anni aveva trovato la sua casa in Sardegna.

L’annuncio della scomparsa, avvenuta nella giornata di ieri, è stato dato dal parroco, don Paolo Pala.
«Comunico che è venuta a mancare la nostra compaesana acquisita, cittadina onoraria di Palau – le parole di don Pala su Facebook – . Alla figlia Carlotta, al genero Gigi, ai nipoti Martino e Nicola vadano le nostre più affettuose condoglianze» ha scritto il sacerdote.

I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 17, nella chiesa del Redentore.

Nata a Sanremo il 22 novembre 1929, figlia del compositore e direttore d'orchestra Pippo Barzizza e Tatina Salesi, Luisita «Isa» Barzizza esordisce a teatro ancora giovanissima, prima con la compagnia di Ruggero Ruggeri e poi con quella dei fratelli De Filippo.

Subito dopo la seconda guerra mondiale si afferma come una delle soubrette più amate del teatro di rivista, stella di punta negli spettacoli firmati da Erminio Macario e Remigio Paone, grande impresario e scopritore di talenti. Durante questo periodo lavora con tanti comici sul palcoscenico teatrale, a fianco dei quali si ritrova spesso sul grande schermo.

Diverrà quindi leggiadra e spiritosa "spalla" di Totò e di altri comici al cinema, come Carlo Campanini, Nino Taranto, Walter Chiari e Carlo Dapporto.

Da Totò lei stessa avrebbe raccontato di aver imparato tutti i segreti del mestiere: dal rapporto diretto con il pubblico ai tempi comici, dalla mimica all'uso dello spazio sul palcoscenico. A teatro interpretò con Totò due spettacoli: “C'era una volta il mondo” (1948) e “Bada che ti mangio” (1949). In quest'ultima commedia nacque la gag del vagone letto, riproposta anche nel film “Totò a colori” del 1952. Con Totò debuttò poi anche al cinema nel film “I due orfanelli” del 1947 e realizzò con lui 11 film.

Nel 1960, a soli 31 anni, decise d'interrompere la carriera nel teatro brillante in seguito alla morte del marito, il regista televisivo Carlo Alberto Chiesa, per un incidente stradale avvenuto il 3 giugno 1960 sulla via Aurelia. Per alcuni anni si dedicò totalmente all'unica figlia; si legò poi sentimentalmente al costruttore edile Enzo Villoresi.

Il ritorno a teatro solo nei primi anni Novanta, di nuovo in commedie come “La pulce nell'orecchio” per la regia di Gigi Proietti, o “Arsenico e vecchi merletti”, di Joseph Kesselring, per la regia di Mario Monicelli. Nel 1995 partecipò al Festival di Spoleto con L'ultimo Yankee di Arthur Miller e nel 1999 interpretò una versione della riduzione teatrale del romanzo Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, accanto a Lauretta Masiero.

Nello stesso periodo è tornata a lavorare anche al cinema e in televisione: ha condotto per Rai 3 il rotocalco “Mai dire mai” nel 1989 con Fabio Fazio e Giampiero Mughini e ha partecipato alle due serie della fiction di Rai 1 “Non lasciamoci più” (1999 e 2001).

Nel 2012 nel film “Viva l'Italia” è tornata sul grande schermo interpretando il ruolo di Marisa, anziana ricoverata in un ospedale.

(Unioneonline/v.l.)

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