"Sì, la pace tra israeliani e palestinesi per noi è possibile".

Ed effettivamente quello che insieme, ogni giorno, Nachshon Gal, israeliano ebraico e volontario nell'associazione Road to Recovery , e Lùy Abushaban, nato a Gaza, impegnato nell'associazione Basmat-al-Amad "Sorriso di Speranza", è la dimostrazione che questi due popoli, segnati da decenni di conflitti, possono e vogliono convivere pacificamente.

Loro, Nachshon e Lùy portano avanti da tempo azioni di volontariato rivolte ai più bisognosi: il primo mettendo a disposizione la sua automobile e il suo tempo per accompagnare i pazienti malati di cancro dalla Striscia di Gaza alle strutture ospedaliere in Cisgiordania.

Moltissime sono infatti le persone che non possono permettersi di sposarsi per ricevere cure adeguate, e inoltre è sempre più difficile riuscire ad ottenere i permessi per spostarsi dalle autorità locali.

Per Lùy Abushaban un sorriso nei bambini malati vale oro: è per questo che lui e tantissimi altri volontari, lavorano affinché venga dato sostegno ai malati. Ospiti per una sera dell'associazione Laber di Olbia, i due ospiti hanno raccontato il proprio impegno, fianco a fianco.

L'incontro, avvenuto nella sede di via Brigata Sassari, è solo una delle tappe, in Italia e nell'isola, del progetto "Semi di Pace", all'interno del quale esponenti della società israeliana e palestinese condividono con il pubblico il loro impegno a favore del dialogo tra culture.
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