È stato recuperato il corpo del marinaio senegalese Diome Mandè, che risultava disperso dal 10 agosto dopo la collisione, al largo di Capo Figari, fra il traghetto Sharden della Tirrenia partito da Olbia e il peschereccio Alemax II, che aveva mollato gli ormeggi a Golfo Aranci. 

Il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Tempio, Gregorio Capasso, la settimana scorsa era salito a bordo di nave Anteo della Marina Militare, con il personale inquirente della Guardia Costiera di Olbia, per proseguire nelle  ricerche del cadavere, che era stato individuato adagiato sul fondale a 89 metri. A causa delle proibitive condizioni meteomarine non si era potuto procedere alle operazioni di recupero.

Il Rov utilizzato per le ricerche
Il Rov utilizzato per le ricerche
Il Rov utilizzato per le ricerche

Intervento che ieri è stato effettuato dal gruppo operativo subacquei del Com.Sub.In:  i palombari hanno recuperato la salma, alle 21, a 89 metri di profondità e l’hanno trasbordata sulla motovedetta CP273 della Guardia Costiera che ha provveduto al trasferimento in porto. 

Il corpo del marinaio è stato inizialmente portato al cimitero di Olbia per essere poi trasferito all’istituto di medicina legale di Sassari: gli esami dovranno chiarire quali sono state le cause del decesso. Il senegalese era sottocoperta al momento dello schianto, dal quale rea uscito quasi illeso il comandante del peschereccio. 

(Unioneonline/E.Fr.) 

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