È stato presentato oggi, nella cornice dello Yacht Club Porto Rotondo, Vita da aMare, il progetto dedicato all'inclusione sociale delle persone con disabilità, patrocinato dal Comune di Olbia, con il contributo della Fondazione di Sardegna, e supportato dalle associazioni di volontariato Villa Chiara e Un incontro, una speranza di Olbia e Polisportiva Olimpia di Cagliari, oltre che dalla Marina di Porto Rotondo e dai partner che sostengono l'iniziativa.

Nata nel 2016 come un lungo fine settimana all'insegna del mare e della vela con l'obiettivo di far vivere ai ragazzi con disabilità un'esperienza di condivisione e autonomia, Vita da aMare si è trasformata in un progetto strutturato, ampliando gli orizzonti con  l'integrazione di nuove attività, da quelle nel campo dell'educazione ambientale a quelle ludiche e creative, con lo scopo di abbattere il mero assistenzialismo e puntare a un’inclusione concreta.

Partito, nella sua nuova versione, con la partecipazione dei ragazzi, ad agosto scorso, allo spettacolo Back to the Future di Elisa, che ha incontrato una delegazione delle associazioni coinvolte nel progetto, e ai campionati mondiali di Aquabike, Vita da aMare 2022 ha un programma più ampio che, da oggi, con la partenza della Prima regata d'autunno dal molo di Porto Rotondo verso Olbia, si concluderà il 30 ottobre prossimo con la finale Regata Vita da aMare, in concomitanza con la tradizionale Regata dei legionari di Porto Rotondo.

Tra le attività previste, la Passeggiata del Vermentino, durante l'evento Benvenuto Vermentino in partenza a Olbia, La Vela su Tavolara, escursione costiera in barca con guida esperte, una gita a Ollollai, una giornate di mototerapia su piste di motocross, Atuttosport, tra padel, corsa e calcio al Polo sportivo di Porto Rotondo, e la Fattoria didattica, alla scoperta del mondo rurale e di una corretta alimentazione.

"Questa manifestazione si ripete da più anni, nei quali tante sono state le iniziative che il Comune di Olbia ha fatto, ma questa è quella che maggiormente ci emoziona. Quando, quattro anni fa, è stato fatto l'accordo con la Regione Lombardia per poter ospitare 130 ragazzi, grazie al connubio con Porto Rotondo, e poi, dopo qualche mese, essere premiati a Milano con il Premio Brera come migliore manifestazione italiana di inclusione sociale, io ho pensato che la città di Olbia ha vinto", ha detto l'assessore al Turismo, Marco Balata, ringraziando la delegazione di Polisportiva Olimpia, arrivata da Cagliari, a sorpresa, per l'occasione.

"È la più bella manifestazione a carattere sociale che abbiamo realizzato con la nostra amministrazione, che ci indirizza verso una nuova visione della disabilità, verso il superamento reale di tutte le barriere non solo fisiche ma anche culturali, considerando che dal mondo della disabilità abbiamo tanto da imparare", ha commentato la presidente della commissione consiliare Servizi sociali, Maria Antonietta Cossu.

"Abbiamo iniziato questo percorso con le porte aperte, siamo stati sempre più inclusivi possibile e siamo felici di poter dare, ancora una volta, il nostro contributo", ha aggiunto il presidente dello Yacht Club Porto Rotondo, Sandro Onofaro. "Questa manifestazione è un'opportunità per far conoscere il mondo della disabilità che, in Sardegna, è una realtà importante, contando più di 33mila persone, cioè il 3 per cento della popolazione, e coinvolgendo più dell'8 per cento delle famiglie", ha concluso il presidente e fondatore della Polisportiva Olimpia di Cagliari, Carlo Mascia.

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