Pesca di frodo nell'Area marina protetta di Tavolara, è questa la contestazione mossa a due sub olbiesi, denunciati dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia, nell'ambito di un'operazione condotta con i Carabinieri di Loiri Porto San Paolo.

Le motovedette della Guardia Costiera, da tempo, controllavano i movimenti di alcune imbarcazioni e di pescatori che riforniscono ristoranti di Olbia e di altri centri costieri.

Due sub, alla fine di un lungo appostamento notturno, sono stati fermati e sottoposti a un controllo.

Il gommone dei presunti pescatori di frodo era appena rientrato in porto, dopo un'incursione nell'Area marina protetta. Sono stati sequestrati circa venti chili di pesce e l'attrezzatura dei sub.

Per i quali è scattata una sanzione da 5mila euro e una denuncia penale per il possesso di una cicala di mare. L'esemplare della specie protetta è stato subito liberato in mare.

La Capitaneria di Porto di Olbia sta indagando per risalire ai soggetti che hanno acquistato il pesce dai sub denunciati.
© Riproduzione riservata