Nessun candidato donna alle prossime elezioni comunali, così come nessuna donna a Olbia si è mai seduta sulla sedia del primo cittadino e nessuna ha mai ricoperto il ruolo di vice: nella giornata in cui sono loro, le donne, ad essere al centro dei festeggiamenti, il quadro della situazione femminile all'interno della politica locale lo svela bene Caterina De Roberto intervenendo al dibattito organizzato dall'associazione Prospettiva Donna, in collaborazione con la Fidapa e la Cgil Gallura all'interno del liceo "A. Gramsci".

Perché se anche oggi le donne sono arrivate a ricoprire ruoli di prestigio, la politica sembra essere ancora un affare tutto al maschile.

E anche se tra i relatori che hanno parlato ad un'aula magna di studenti in occasione della manifestazione 8 Donna, c'era l'assessore comunale alla Sicurezza, Ivana Russu, le donne tra i banchi del consiglio restano sempre una percentuale minima, che ancora fa notizia.

"Ci avviciniamo alle elezioni comunali e abbiamo, ad oggi, solo candidati uomini; nelle primarie del centrosinistra nessuna donna è in lizza - ha spiegato Caterina De Roberto. Ma questo non appare una novità se solo si dà uno sguardo al passato politico della città: dal 1946 al 2016, Olbia ha avuto solo ventotto consiglieri comunali donna. La prima fu Fiorina Carlini Tomasi, ma per vederne un'altra seduta tra i banchi del consiglio si è dovuto aspettare al 1985 quando vennero elette Anna Vacca del Pci e Pina Gallittu della Dc e Cristina Micheletti del Pri.

"In questi cinque anni ho avuto molta difficoltà a rapportarmi con i colleghi e il mio ruolo è stato molto strumentalizzato proprio per via del mio essere donna, - ha affermato Ivana Russu - perché se sei uomo e non sei capace ti viene detto che sei incompetente, mentre se sei donna ti viene detto ben altro".
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