Un incrocio pericoloso nel centro abitato di Olbia, un turista francese al volante della sua Peugeot esce da uno stop e attraversa la strada al passaggio della Yamaha di Luca Bussu, il ragazzo olbiese, 25 anni, morirà per ferite riportate nello scontro.

La Procura di Tempio ora ritiene che la persona al volante dell'utilitaria non abbia nessuna responsabilità e chiede l'archiviazione del fascicolo. Ma la famiglia del giovane deceduto nel settembre del 2019, un mese dopo l'incidente, non ci sta a vedere il caso chiuso senza un processo o quantomeno senza un approfondimento delle indagini.

Il legale della famiglia Bussu, l'avvocato Giampaolo Murrighile, si è opposto alla archiviazione del procedimento e ha depositato una consulenza che pone una serie di questioni ancora tutte da chiarire. Intanto è stato accertato che la velocità della Yamaha della vittima era contenuta. La Peugeot, è agli atti dell'indagine, prima di attraversare l'incrocio ha superato uno stop. Il fatto è che, si legge negli atti della Procura, il turista francese aveva la visuale fortemente limitata dalla presenza di un'auto parcheggiata in prossimità dell'incrocio.

Il pm fa notare che dopo l'incidente, nell'incrocio tra via Umbria e via Piemonte, venne posizionato uno specchio. Tutti argomenti che per la famiglia di Luca Bussu non possono chiudere il caso. La decisione sull'opposizione è affidata al gip Caterina Interlandi.
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