Il Tribunale di Tempio ha condannato a otto anni e due mesi di reclusione  (con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici), Gianfranco Pittorru, 50 anni, olbiese. L’uomo è stato riconosciuto responsabile del reato di tentato omicidio per un episodio avvenuto a Olbia alla fine del 2020. 

Gli veniva contestato di avere colpito con una coltellata all’addome Chaabane Znaidi, 35 anni, tunisino, residente a Olbia. La contestazione, durante il processo, era stata “alleggerita” diventando lesioni gravissime. Ma dopo un rinvio tecnico il pm Daniele Rosa è ritornato all’accusa originaria del tentato omicidio. Così come insisteva l’avvocatessa Giovanna Porcu, legale di parte civile.

La sentenza accoglie in toto la linea della parte civile, che ha sempre insistito sulla presunta volontà, da parte di Pittorru, di infliggere una ferita mortale alla vittima. Secondo la difesa la ricostruzione è totalmente diversa. Il penalista Giampaolo Murrighile, parlando del gesto di Pittorru, ha delineato la reazione di una persona costretta a difendersi per non soccombere all’aggressione di diversi soggetti. Il Tribunale (collegio presieduto da Claudio Cozzella) ha trasmesso alla Procura di Tempio gli atti per presunte false dichiarazioni di due testimoni. 

© Riproduzione riservata