Sono 13 le persone che vanno a giudizio (prima udienza alla fine di giugno) per il filone olbiese della maxi indagine della Dda di Milano sul clan Calajò.

La decisione è del gip del Tribunale di Milano, Massimo Baraldo, che ha mandato a processo con rito immediato soggetti che avrebbero agito, con diversi ruoli, nella organizzazione della famiglia Calajò.

Si tratta di un presunto clan di trafficanti di droga che aveva la sua base operativa nel quartiere della Barona, a Milano. Le indagini sono state condotte anche in Sardegna partendo dalla centrale del clan, secondo gli investigatori attiva in un bar di via della Ferrera, a Milano.

La banda avrebbe utilizzato sistemi di comunicazione non intercettabili con cripto telefoni per conversazioni crittografate  e disponeva anche di un gruppo di fuoco. Secondo la Dda lombarda Olbia era un ambito operativo della banda.

Il giudizio immediato è per gli olbiesi Antonio Pirastru, 64 anni, detto “Il camionista”, e Massimiliano Pileri, 53 anni, che avrebbero agito con Sabrina De Carli, Antonia Minasi e soprattutto con uno dei capi del clan, Luca Calajò.

Pileri avrebbe acquistato per il mercato olbiese (nel biennio 2021 2022) carichi di cocaina del valore di centinaia di migliaia di euro. La droga sarebbe arrivata nella città gallurese dopo transiti a Cesano Boscone, Sesto Fiorentino e Livorno. 

Destinatario del decreto di giudizio immediato anche Matteo Ardolino, ex membro di Casapound e ultras dell’Inter.

Antonio Pirastru è difeso da Angelo Merlini e Donatella Corronciu, Massimiliano Pileri da Antonello Desini. 

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