Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, in questo periodo di grave emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus, è impegnata in un'attività di controllo del territorio finalizzata a verificare l’osservanza del divieto di assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e di apertura di esercizi commerciali che non forniscono beni di prima necessità.

L’attività di analisi è stata estesa anche ad eventuali attività effettuate nei “retrobottega” delle attività commerciali nonché ai principali marketplace del web.

In tale contesto, il Gruppo di Olbia ha scoperto una sartoria che produceva e vendeva al pubblico mascherine di stoffa non certificate e pertanto potenzialmente pericolose.

In particolare, la titolare pubblicizzava sui social la produzione artigianale di “mascherine anti-coronavirus” con indicazione del proprio numero di cellulare per le commesse di produzione.

I finanzieri sono intervenuti proprio in presenza di un acquirente, denunciando la titolare per frode nell’esercizio del commercio, oltre a sequestrare più di 20 mascherine protettive pronte per essere vendute e il denaro ritenuto provento della vendita.

Solo nella giornata di ieri sono state complessivamente sospese quattro attività commerciali e denunciate altrettante persone: si tratta dei titolari di una cartoleria di Calangianus, di una rivendita di articoli vari di Porto Torres e di una seconda sartoria a Olbia.

La violazione degli obblighi imposti a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni che sarà applicata dalla Prefettura.

(Unioneonline/F)
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