Si distinguono ancora, rispetto al resto del direttivo del Parco Nazionale, i 4 consiglieri Valentina Cherchi, Michele Esposito, Gianluca Mureddu e Giovanna Scotto, intervenendo sulla delicata materia del Disciplinare.

Venerdì scorso il presidente Fabrizio Fonnesu aveva informato i sindaci del Nord-Est della Gallura dell'esistenza di una nuova regolamentazione, sebbene non ancora approvata dal direttivo, migliorativa di quella esistente.

«La ratio dei nuovi disciplinari – scrivono i 4 consiglieri – sarà esattamente in linea con la prima versione ovvero regolamentare gli accessi per diminuire la pressione antropica e tutelare un territorio particolarmente sensibile. Il numero massimo, infatti, rimarrà sempre quello dei 2.500 accessi complessivi. Saranno spostati unicamente i pesi all’interno di questo numero massimo per tutelare le attività esistenti regolari nonché tutto il comparto commercio a terra che esse incentivano. La vera novità sarà quindi unicamente sulla locazione con un disciplinare dedicato che avrà lo scopo di regolamentare quello che non è normato dal DPR».

Per i 4 consiglieri, dunque, «nessun dietrofront, solo una nuova regolamentazione più condivisa per tutelare prima di tutto l'ambiente, rispettando però anche economie locali e territoriali». Un confronto «tra Ente Parco e operatori, anche quelli arzachenesi», è stato auspicato da Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, «per capire come apportare le modiche al disciplinare sull’accesso al parco. Il futuro del parco deve prevedere azioni di valorizzazione e salvaguardia ambientale, ma deve essere un parco condiviso, che offre servizi, che mette al primo posto la tutela ambientale senza dimenticare le opportunità per la Gallura».

Durante la riunione di venerdì scorso, affermano ancora Valentina Cherchi, Michele Esposito, Gianluca Mureddu e Giovanna Scotto, «si è parlato della necessità che l’Arcipelago sia tutelato anche dagli altri operatori, non solo dai residenti, con iniziative di pulizia lodevoli come quelle poste in essere dalle associazioni locali valutando anche contributi economici a compensazione delle spese di manutenzione e tutela che vengono predisposte ogni anno da Parco e Comune di La Maddalena».

Sul disciplinare in vigore che, su noleggio e locazione, prevede un tetto massimo di autorizzazioni del 75% per i residenti nell’arcipelago e del 25% per i non residenti, pende un ricorso al Tar.

© Riproduzione riservata