La Maddalena, spopolamento e sviluppo mancato: l’opposizione attacca la Giunta
«Cosa è stato fatto per invertire la tendenza?»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Francesco Vittiello, Stefano Cossu e Giovanni Manconi del gruppo consiliare d’opposizione Maddalena Civica e Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, di Progetto Isole, si domandano in un comunicato che cosa abbia fatto l’Amministrazione Lai per cambiare tendenza relativamente allo spopolamento che sta subendo La Maddalena. È da questo interrogativo che prende avvio la dura presa di posizione dei due gruppi di opposizione, che tracciano un bilancio fortemente critico dell’azione amministrativa degli ultimi anni.
Al centro dell’analisi c’è lo spopolamento, considerato il problema strutturale più grave: intere famiglie lasciano l’isola per mancanza di lavoro e prospettive, mentre gli interventi realizzati – parchi giochi, piste ciclabili, campi sportivi – vengono definiti opere “di contorno”, prive di un progetto organico di sviluppo economico e sociale e destinate a restare vuote.
Secondo l’opposizione, la carenza principale sarebbe l’assenza di pianificazione. Negli ultimi cinque anni nessuno strumento urbanistico sarebbe stato portato a compimento. Il Piano Particolareggiato del Centro Storico risulta bloccato dal 2022 per una variante sui parcheggi mai conclusa; il PUL, pur contestato dall’attuale amministrazione, è rimasto invariato; il Piano Urbanistico Comunale, adottato solo nell’agosto 2023, non ha ancora completato l’iter. Ferma anche l’opera del Waterfront, legata a un Piano regolatore del porto non concluso. Numerose, inoltre, le incompiute: dal Museo Lamboglia all’Opera Pia, fino alla condotta fognaria della Ricciolina.
Sul fronte dello sviluppo economico, l’opposizione denuncia l’assenza del Comune dai tavoli sulle Zone Economiche Speciali, mentre altri territori vicini ne sfruttano le opportunità per attrarre investimenti e occupazione. Critiche arrivano anche sulla gestione delle infrastrutture: strade danneggiate e non ripristinate dopo gli interventi, assenza di un Piano del traffico, illuminazione pubblica inadeguata, mancata realizzazione di una rete internet pubblica, ritardi sulla comunità energetica e sui servizi essenziali al porto.
Sul piano culturale si parla di iniziative estemporanee e della perdita di importanti patrimoni, come eventi e materiali storici, oltre a una biblioteca comunale in difficoltà. Infine, viene stigmatizzato l’aumento della pressione fiscale, ritenuto ingiustificato a fronte di un peggioramento dei servizi. Per l’opposizione, amministrare significa avere visione e coraggio: qualità che, a loro giudizio, sono mancate, lasciando l’isola senza una strategia capace di invertire il declino demografico ed economico.
