Ieri, a Caprera, c’è stata l’inaugurazione, dopo un accurato intervento di manutenzione, del mulino-frantoio che dopo il 1861 Garibaldi fece realizzare per far fronte alle esigenze della sempre più numerosa popolazione di quella che oggi viene definita “l’azienda Garibaldi” ma che l’Eroe dei due di Mondi realizzò in parte ispirandosi alle fazende del Sudamerica dove aveva vissuto e soprattutto combattuto, per molti anni.

Il simbolico nastro dell’inaugurazione dell’effettuato restauro è stato tagliato da Francesco Muscolino, direttore regionale dei Musei Sardegna, e da Luciano Cannas, responsabile dei lavori. All’inaugurazione erano presenti tra gli altri, la vice sindaca di La Maddalena Federica Porcu, il comandante del presidio militare MM, Simone Battisti, e quello della Capitaneria di Porto, Renato Signorini.

Il mulino-frantoio serviva per la produzione di farina, vino e olio. Un’opera ambiziosa e moderna, è stato sottolineato, particolarmente cara all’Eroe, che insieme ad un abile ingegnere, il garibaldino Edoardo Barberini, dopo un attento studio dei venti, ne elaborò la progettazione e il sofisticato meccanismo che, ancora oggi, dopo l’intervento di manutenzione, risulta integro e funzionante. La novità ora e che non solo il locale del mulino-frantoio faparte del percorso museale della Casa di Caprera ma ospità eventi quali conferenza, esposizioni e mostre.

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