Esprimono dubbi e perplessità, Annalisa Gulino, Rosanna Giudice e Alberto Mureddu sulla modifica del Pul (Piano Utilizzo Litorali), da parte dell’Amministrazione Lai, in materia di concessioni di campi boa, «lasciando di fatto alla discrezionalità della Giunta Comunale, la facoltà di promuovere una piuttosto che un’altra concessione, senza darsi indirizzi prefissati a garanzia di equità e trasparenza».  

Ciò, ritengono i tre consiglieri di minoranza, apre «la possibilità a chiunque di chiedere ed ottenere qualunque cala o tratto di mare nei punti più belli dell'arcipelago e, chiudendo di fatto l'accesso a chi non utilizza le boe, privatizzandoli così come già succede a Spalmatore».

A luglio 2020, l’Amministrazione Montella, con Annalisa Gulino assessora all’Urbanistica, aveva approvato il Pul con l’intento - affermano i tre consiglieri - di disciplinare le attività turistico ricreative sugli arenili. Non solo, «preoccupati dalle forti spinte speculative sul mare, è stato messo un freno per limitare il progressivo processo di privatizzazione degli specchi acquei, concedendo al Parco ed al Comune, la prerogativa di realizzare i campi boa nelle cale più ambite e frequentate».

Si domandano ora «con quale criterio», la Giunta Comunale, approverà o negherà a chi ne faccia richiesta la concessione di uno specchio acqueo per campo boe a Cala Coticcio piuttosto che al Porto della Madonna?; e ancora: «Cosa risponderà la Giunta a tutti coloro che hanno in itinere richieste di concessioni di campi boa e a quelli che nel prossimo futuro ne faranno richiesta?».

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