Sono una decina i nomi che attualmente compaiono sul registro degli indagati a Tempio per i diversi raid incendiari che si sono registrati negli ultimi tempi nella zona di Olbia.

L'ultimo è quello a danno di Giacomo Carlini, imprenditore nel settore delle imbarcazioni da diporto, la cui auto è stata data alle fiamme.

Diversi i presunti responsabili che sono già stati identificati, ma su altri le indagini di carabinieri e polizia proseguono. I moventi alla base di quella che è stata ribattezzata la "guerra del cerino" sono diversi: rappresaglie contro datori di lavoro, motivi sentimentali, guerra tra concorrenti. In poco più di 24 mesi gli incendi hanno danneggiato quattro imbarcazioni, un panificio, sei auto e due furgoni, un capannone industriale, una palestra e il gazebo di un bar.

Alcuni fascicoli sono ormai completi e tra questi c'è quello a carico di un 64enne di Tempio, Alberto Marras, accusato di aver distrutto l'auto del suo datore di lavoro alla fine del 2018.
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