Inquinamento marino e costiero da idrocarburi: uno scenario da incubo, sempre drammaticamente possibile, per l’ambiente pregiato dell’Arcipelago e per l’economia che vi trae non solo sostentamento in termini occupazionali ma anche ricchezza.

È stata questa la Manovra addestrativa di soccorso “Caprera 2024” organizzata ieri mattina dall’Associazione Volontari di Protezione Civile di La Maddalena e condotta con la supervisione degli Enti competenti, simulando un infausto evento inquinante nello splendido scenario della Baia di Porto Palma, a Caprera, finalizzato a testare la prontezza dei volontari nella gestione di una situazione di emergenza ambientale.

Una tematica di fondamentale importanza per l’Arcipelago-Parco di La Maddalena, ha scritto e ricordato l’associazione VPC organizzatrice, «ricompreso nello stretto delle Bocche di Bonifacio, soggetto ad un notevole traffico mercantile e dalla presenza di un elevato numero di imbarcazioni di piccole e grandi dimensioni concentrate nel periodo estivo».

Hanno partecipato all’esercitazione circa 50 volontari di Protezione Civile provenienti dalla Gallura, quali Amici di Forza Paris, San Pantaleo, Gaia, ERA, Capo Ceraso, Alta Gallura, Palau e gli Amici della Polizia. Alla manovra hanno partecipato anche alcuni studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Giuseppe Garibaldi di La Maddalena che svolgono il percorso di PCTO presso l’Associazione isolana.

«Lo scopo principale è stato quello di trasmettere le conoscenze in merito a questa tematica, al fine di condividere le strategie e i protocolli da adottare in un caso reale di inquinamento marino», ha scritto sempre l’associazione VPC organizzatrice. Nel corso della manovra addestrativa sono stati ricordati Franco Conti e Davide Morlè, volontari dell’Associazione di Protezione Civile di La Maddalena, prematuramente scomparsi.

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