Era un sorvegliato speciale e non poteva frequentare persone che «hanno subito condanne o che sono sottoposte a misure di prevenzione o sicurezza». Invece, il capo ultrà milanista Luca Lucci trascorreva le vacanze a Olbia e si spostava su uno yacht insieme ai pregiudicati, sostiene il pm Gianmarco Vargiu, Luciano Romano e Fabiano Capuzzo (entrambi noti alle cronache per i rapporti con diversi rapper, tra i quali Emis Killa e Fedez).

Lucci, difeso dall’avvocato Jacopo Cappetta, sarà processato a novembre per la contestazione che gli viene mossa dalla Procura di Tempio, quella di avere violato le prescrizioni del Tribunale di Milano sulla sorveglianza speciale. Luca Lucci, secondo il pm Vargiu, avrebbe commesso un clamoroso errore, pubblicare sul suo profilo Instagram le immagini delle vacanze galluresi, fatto che non è sfuggito agli investigatori della Divisione Anticrimine della Questura di Milano. Lucci, soprannominato “Il toro” e “Jocker”, per anni è stato il capo incontrastato della curva Sud a San Siro.

I fatti che gli vengono contestati risalgono al periodo precedente alle vicende più gravi che lo riguardano. Nell’arco di pochi mesi, dopo l’estate 2024, Lucci è stato destinatario di quattro misure cautelari (l’inchiesta più importante è quella della Dda di Milano, Doppia Curva, sui capi ultrà di Inter e Milan). Il dato interessante è che dalla indagine Doppia Curva emerge che erano di casa in Gallura anche i capi ultrà interisti Andrea Beretta e Antonio Bellocco (il secondo ucciso dal primo, secondo la Dda di Milano, con 11 coltellate nel settembre dello scorso anno).

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