I Carabinieri della Compagnia di Tempio si sono presentati negli uffici del Comune della cittadina gallurese per una serie di attività disposte dalla pm Sara Martino, la magistrata titolare delle indagini sulla tragica fine di Omar Masia.

Il ragazzo, 25 anni, domenica 26 ottobre è morto a causa delle gravissime ferite riportate in un incidente avvenuto sulla strada che collega Tempio alle località di Baldu e L’Agnata. L’auto sulla quale viaggiava la vittima è volata da un ponte alto circa dieci metri schiantandosi sul greto di un torrente.

Il personale dell’Arma, stando a indiscrezioni, ha acquisito documentazione sulla strada e sul ponte, con l’obiettivo di stabilire le competenze su manutenzione e attuazione delle misure di sicurezza e protezione. Il ponte non era segnalato in alcun modo nonostante l’altezza ed era privo di guard rail a norma.

In questo momento il fascicolo per omicidio stradale vede una sola persona indagata, il ragazzo che era alla guida della Bmw della tragedia. Ma a questo punto non si può escludere il coinvolgimento di altri soggetti, la strada è consortile mentre il ponte fa parte del demanio idraulico (Regione e Stato).

Venerdì prossimo sarà affidato all’ingegnere Giovanni Lippi l’incarico di effettuare un accertamento tecnico sulla dinamica dell’incidente (velocità del mezzo) e sulle caratteristiche del ponte di Baldu e del guard rail, le verifiche sono state chieste dai difensori dell’indagato, i penalisti Giovanni Azzena e Gerolamo Orecchioni. 

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