Il “seduttore di vedove” di nuovo in tribunale a Tempio
Lucio Camozza, già assolto dall’accusa di riciclaggio, accusa una donna olbiese di avergli sottratto alcuni arrediNuovo processo a Tempio, ma questa volta come persona offesa, per il lombardo Lucio Camozza, protagonista di una vicenda che ha portato a diversi filoni giudiziari in Lombardia e Sardegna.
Camozza, noto come presunto seduttore di vedove (il latin lover di Cressa), nel 2019 è stato assolto a Tempio (reati prescritti) dall’accusa di riciclaggio.
Secondo la Procura gallurese l’uomo si era fatto intestare case e consegnare centinaia di migliaia di euro, beni di vedove di Lombardia e Piemonte, che l’ex broker, originario di Cressa in provincia di Novara, aveva conosciuto nel corso degli anni. Contestazioni cadute tre anni fa.
Ora invece è Camozza che accusa una olbiese di 54 anni di essersi impadronita degli arredi di tre sue abitazioni. Ma il pm, dopo averla sentita in aula, ha chiesto l’assoluzione piena della donna, assistita dall’avvocato Fabio Varone.
La sentenza del Tribunale di Tempio è prevista per i 6 aprile.