La svolta per salvare Capo Figari dalla privatizzazione e dalla cementificazione potrebbe essere la risposta a una pec, inviata questa mattina, dal consigliere comunale del gruppo Cambia con noi, l'avvocato Andrea Viola, alla Regione, al ministero della Cultura e alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Sassari e Nuoro.

Dopo due petizioni su Change.org che hanno già raccolto 32mila firme (tra cui quella del sindaco di Bergamo e giornalista, Giorgio Gori), una manifestazione ambientalista promossa dal comitato di cittadini Maremosso, a cui hanno partecipato 150 persone, un'interrogazione parlamentare  protocollata dall'esponente di Italia Viva, Roberto Giachetti, e una alla Commissione europea presentata dall'eurodeputato di Renew Europe, Nicola Danti, la protesta per salvare l'ex Stazione semaforica e la Batteria Luigi Serra dalla trasformazione in hotel di lusso, dopo la concessione della Regione alla società New Fari srl per la valorizzazione delle strutture ai fini ricettivi, è una PEC per chiedere agli enti competenti di verificare i documenti per l'affidamento delle due strutture che non contemplerebbero tra i siti individuati la Batteria Luigi Serra.

Carte alla mano, secondo Viola, nel 2017 la Regione individua una serie di siti da inserire in un progetto di valorizzazione del patrimonio costiero, scegliendo tra questi, nel territorio di Golfo Aranci, (solo) la Stazione semaforica e, nel 2018, l'assessorato regionale agli Enti locali, recependo la delibera di Giunta, avvia la procedura per l’affidamento della concessione della Stazione semaforica, aggiungendo nell'avviso di gara la Batteria Luigi Serra. 

«È emerso dai documenti pubblici che la Batteria Serra non risulta essere stata menzionata in nessuna delibera di Giunta né in alcuna determina dirigenziale e che nessuna autorizzazione del ministero competente è rintracciabile nella documentazione pubblicata», si legge nella mail. Se così fosse, dice Viola, «l'avviso di gara e gli atti conseguenti risultano essere viziati da nullità, prevedendo l'eventuale annullamento in autotutela dell'affidamento in concessione dei siti».

L'area su cui sorgono le due strutture, una delle quali utilizzata da Guglielmo Marconi per effettuare il primo esperimento di collegamento radio a onde corte, è Sito di importanza comunitaria (SIC) previsto dalla Direttiva Habitat per i tesori naturalistici che ospita in termini di biodiversità, è Zona di protezione speciale inserita tra i siti della Rete Natura 2000 dall'Unione Europea ed è sottoposta a vincoli paesaggistici dal Ministero dell'Ambiente.

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