Un buffet di dolci a bordo piscina e tra un pasticcino e l’altro una ragazza in costume da bagno ricoperta di cioccolato.

È successo il giorno di Ferragosto al Voi Colonna Hotel di Golfo Aranci e un manager milanese in vacanza con la figlia di 14 anni non ha per niente gradito. Tanto da pubblicare una foto sui social corredata da un commento molto piccato in cui parla di corpo femminile utilizzato «come oggetto».

La polemica è scoppiata su Linkedin: «Ieri sera, dopo una bella giornata in cui tante persone hanno lavorato duramente per far passare un giorno spensierato ai tanti ospiti, rimango senza parole guardando questa scena: buffet dei dolci a bordo piscina, su un tavolo una ragazza ‘in costume’ ricoperta di cioccolato, stesa in mezzo ai pasticcini», scrive Federico Mazzieri.

Il manager si rivolge poi alla catena alberghiera: «Voi Hotels sta per Vera Ospitalità Italiana, ma cosa significa? Cosa ne pensano i manager di Alpitour di questa rappresentazione del corpo femminile? Quando ho espresso il mio disappunto in hotel mi hanno detto che era ‘la statua di cioccolato’. Come si possono pubblicare sul proprio sito valori aziendali come tradizione e innovazione e permettere che nelle proprie strutture ci siano questi comportamenti, dove il corpo di una donna, di una lavoratrice, sia equiparato a quello di una stoviglia per assecondare l’occhio malizioso di qualcuno?».

L’uomo ha anche riportato il commento della figlia 14enne: «Papà, che schifo, questo non è un Paese dove potersi realizzare», ha detto. E ha concluso: «Parlare di sostenibilità e di etica è molto semplice, rendere questi valori aziendali vivi nel quotidiano è sicuramente molto più difficile».

Numerosi i commenti al post, quasi tutti di indignazione e disgusto, tanto che Voi Hotels ha replicato al turista. «Desideriamo, prima di tutto, porgere a lei, alla sua famiglia e in particolare a sua figlia, nonché ai nostri clienti, le più sincere scuse a nome di tutto il management Voi hotels. Ci rammarichiamo profondamente per l'incidente verificatosi e desideriamo ribadire con fermezza che non abbiamo mai avuto alcuna intenzione di rappresentare valori diversi da quelli che abbracciamo. Stiamo intraprendendo azioni immediate per affrontare questo episodio in modo costruttivo e per garantire che in futuro nessun cliente debba sentirsi offeso in alcun modo».

La controreplica del manager: «Prendo atto ma rimango perplesso per non avere avuto la possibilità di un confronto con la vostra direzione di struttura, a cui ho richiesto un chiarimento e che non ha minimamente mostrato attenzione agli aspetti da voi indicati nel post».

Il caso è diventato anche politico: «Un episodio vergognoso, uno schifo», tuona la vicepresidente M5s Alessandra Todde. «Oltre a rimanere esterrefatta che nel 2023 si possa ancora proporre un modello femminile passivo, di pronto consumo – sottolinea l'esponente pentastellata - , ho provato a commentare l'episodio con i miei nipoti, un ragazzo e una ragazza di 15 e 13 anni. Entrambi erano arrabbiati. Non indignati, arrabbiati. Hanno parlato del modello sbagliato che eventuali bambini e bambine, ragazzi e ragazze lì presenti, potevano recepire e che il vero problema era cambiare la testa di chi ha proposto questo schifo pensando che fosse un piacevole intrattenimento».

Secondo la ex viceministra al Mise, «perché cambi davvero qualcosa deve cambiare presto la testa di tanti uomini e, nella stessa misura, quella di tante donne. Credo che il problema sia nel discutibile equilibrio della nostra società, mantenuto passando senza scrupoli sulla testa di chi subisce quotidianamente e che fa comodo a chi ha in mano il potere. Quest'equilibrio va cambiato con l'educazione, i modelli, la formazione. E tanta indignazione per episodi di questo tipo».

La nota dell’azienda

Dopo le polemiche, la catena alberghiera ha diffuso una nota: «Indipendentemente da chi è stato coinvolto direttamente nell'accaduto, sentiamo la responsabilità e intendiamo in questo momento fare fronte direttamente ai commenti e alle critiche che stiamo ricevendo, riconoscendo che si tratta di un avvenimento grave che non rappresenta in alcun modo VOIhotels e i suoi valori».

Ancora: «Ci scusiamo nuovamente con tutti, perché il rispetto della persona è per noi prioritario e per non aver adeguatamente supervisionato in questa occasione. Ribadiamo il nostro impegno a perseguire i valori che dichiariamo e a diffonderli con maggiore vigore in ogni paese in cui operiamo, per scongiurare che situazioni simili si possano ancora verificare. Consci che la piena comprensione, diffusione e messa in pratica dei nostri valori a tutti i livelli aziendali sia un percorso in continuo divenire, confermiamo il nostro impegno costante nel proseguire su questa strada».

(Unioneonline/L)

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