È scomparsa tre anni fa e di lei non si hanno più notizie. Rosa Bechere, 62 anni, di Olbia, il 25 novembre del 2022 esce dalla sua casa di via Petta e da allora di lei si è persa ogni traccia. Un giallo che non sembra trovare alcuna soluzione.

La pensionata è sparita nel nulla, chi conosce quale è stata la sua sorte non parla. La donna era spaventata, impaurita da continue minacce e segnali di ostilità che le arrivavano nella sua abitazione di una palazzina ex Iacp di Olbia. Viveva sola Rosa Bechere, da quando il marito Davide Iannelli era stato trasferito in carcere con l’accusa di avere ucciso il rivale Tony Cozzolino, delitto per il quale l’uomo è stato condannato all’ergastolo.

 

 

Oggi, dopo mesi di silenzio, il caso di Rosa Bechere è stato trattato di nuovo da un giudice, nel Tribunale di Tempio, il dato nuovo e che la Procura generale di Sassari si sta occupando della vicenda, con una richiesta di esibizione degli atti dell’indagine che potrebbe portare presto ad una nuova inchiesta. I familiari di Rosa Bechere, assistiti dagli avvocati Edoardo Morette, Fabiano Baldinu, Cristina e Abele Cherchi, si oppongono all’archiviazione dell’inchiesta aperta a carico di una coppia di Olbia, accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere. I due indagati difesi dai penalisti Giampaolo Murrighile e Angelo Merlini continuano a dirsi innocenti e sino ad oggi, almeno stando alle conclusioni dei pm non sono state trovate prove al loro carico. Ma a questo punto la parola è passata ai magistrati della procura generale di Sassari.

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