E’ stata condannata a due anni di reclusione con pena sospesa Nicolina Poggianti, 74enne proprietaria dell’immobile di Arzachena in cui morì un’intera famiglia italo-brasiliana – padre, madre e due figli – durante l’alluvione del 18 novembre 2013.

L’imprenditrice, originaria di Biella, era accusata di omicidio colposo plurimo.

Quel maledetto giorno morirono Isael Passoni, 42 anni, la moglie coetanea Cleide Mara Rodrigues e i figli di 21 e 17 anni Weriston Isale e Laine Kellen Passoni. Tutti annegati in uno scantinato sommerso dall’esondazione del rio San Giiovanni, nelle campagne di Arzachena, durante il ciclone Cleopatra.

La giudice di Tempio Pausania Camilla Tesi ha riconosciuto alla donna le attenuanti generiche e specifiche, attribuendole una responsabilità residuale.

La Procura contestava alla proprietaria della villetta di aver ceduto gratuitamente il seminterrato della sua abitazione privo di abitabilità. Isael Passoni non aveva soldi per pagare un affitto e la famiglia era stata ospitata provvisoriamente nella tavernetta in attesa di ripartire per il Brasile. (Unioneonline/L)

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