''Con il nuovo Codice antimafia si equipara l'attività degli imprenditori a quella dei delinquenti''.

Non ha usato mezzi termini il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia che, presente alla convention Euromed del Gruppo Grimaldi a Santa Teresa di Gallura, ha commentato il Codice antimafia approvato mercoledì dal Parlamento.

"L'impostazione del nuovo codice è un errore madornale e in questo Paese ogni mattina si deve combattere con una cultura antindustriale e iperideologica che, pensando di far bene, fa in realtà molto male al Paese intero", ha affermato, sostenendo che il contenuto del provvedimento è stato criticato anche dal presidente dell'Anac Raffaele Cantone.

Il presidente dell'associazione degli industriali ha inoltre avanzato dubbi sulla costituzionalità del codice: ''Un imprenditore vive di reputazione, se lo rovini con la cultura del sospetto e della prevenzione non è che poi, quando lo riammetti al consesso sociale senza macchia, lo riabiliti in pieno, ormai lo hai comunque distrutto'', ha proseguito.

''Dover essere eroi per fare l'imprenditore non ci piace. Viviamo un paradosso, siamo il secondo Paese industriale d'Europa, eppure respiriamo una delle più forti culture anti-industriali del mondo, e solo 30% degli italiani sa che siamo secondo paese industriale d'Europa! Gli imprenditori li fai scappare se li fai sentire disprezzati. Il presidente francese Macron vuole che la Francia diventi il secondo Paese industriale d'Europa, cioè vuole superarci… E anziché reagire c'è qualcuno che tifa per questa retrocessione alla terza posizione", ha concluso.

(Redazione Online/F)

© Riproduzione riservata