Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo uccisa nella notte tra l’11 e il 12 settembre. Gli avvocati delle parti sono stati informati che lunedì saranno eseguiti diversi accertamenti medico-legali sul corpo della giovane donna, ritrovato giorni dopo la scomparsa grazie anche alle indicazioni del reo confesso Emanuele Ragnedda, 44 anni, di Arzachena.

Tra gli esami previsti figura una TAC, utile a evidenziare eventuali traumi interni e ricostruire con precisione la traiettoria dei colpi di arma da fuoco esplosi da Ragnedda. Si tratta di verifiche fondamentali per confrontare i dati oggettivi con la versione fornita dall'uomo durante l’interrogatorio.

Nel frattempo, emergono nuovi dettagli su quanto accaduto la sera in cui Cinzia è scomparsa da Palau. Secondo alcune testimonianze e le risultanze investigative, la donna avrebbe avuto un malore all’uscita del locale in cui è stata vista per l’ultima volta.

Una situazione di evidente fragilità, tanto che fu richiesto l’intervento di un’ambulanza. Nonostante ciò, Ragnedda avrebbe deciso di portarla via con sé in auto, dirigendosi verso la propria tenuta. 

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