Il Capodanno non è solo in piazza: è anche un momento di inclusione e di grande socializzazione, lontano dai clamori che caratterizzano le piazze sarde nella notte di San Silvestro.

Questo il Capodanno Oftal, l'associazione di volontariato a cui aderiscono centinaia di disabili e sofferenti di tutta l'Isola, che ancora una volta organizza la tre giorni in un villaggio turistico di Agrustos, vicino a Budoni, quindi un Capodanno inclusivo, con manifestazioni di grande condivisione, grazie al volontariato, i giovani in particolare che animano la grande festa, trasformandola in un'occasione di cura e connessione, contrastando l'isolamento e promuovendo il benessere di tutti.

Un Capodanno speciale, organizzato con una formula consolidata in oltre vent'anni, grazie anche alla bontà di due imprenditori di Budoni, Francesca e Giovanni Sanna, che da sempre mettono a disposizione la struttura turistica di Agrustos. Si inizia domani, 30 dicembre e si conclude la mattina del 2 gennaio.

«Una grande festa nell'amicizia - dice il presidente regionale dell'Oftal, Tore Acca - dove le differenze fisiche vengono annullate e si dà spazio ad una delle manifestazioni che poi ci portano insieme a Lourdes, in pellegrinaggio». 

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