Dalla Francia a San Teodoro per approfondire la conoscenza dei vigneti. È la singolare esperienza di 5 insegnanti della scuola superiore di Cherves-Richemont, un comune francese situato in Nuova Aquitania, nella regione del Cognac.

I docenti dell’Insitut Supérieur de Formation par Alternance questa mattina hanno trascorso la prima delle 3 giornate che li vedrà impegnati in uno stage e una visita formativi sui vigneti sardi. A ospitarli è la tenuta Teo D’Oro di Martina Cianfarani, che ha sposato con entusiasmo il programma organizzato nell’ambito del progetto Erasmus+ con cui l’istituto Richemont punta a mantenere il livello di formazione dei suoi docenti.

«Sono stata contattata direttamente dall’Istituto per questa iniziativa – ha spiegato Martina Cianfarani, titolare dell’azienda enologica – e l’ho accolta con molto piacere perché questi insegnanti porteranno in classe, ai loro alunni, l’esperienza che stanno vivendo qui da noi».

L'obiettivo principale della visita è parlare delle pratiche, vederle e toccarle con mano, nonché capire come si gestisce la produzione di vino in un'isola con le sue problematiche legate al clima, al suolo e al suo territorio.

Un gemellaggio tra professionisti del settore che culminerà a ottobre, quando lo staff della tenuta Teo D’oro visiterà la scuola professionale francese per scoprire i segreti della produzione del Cognac. L’istituto d’oltralpe è specializzato nella formazione di studenti tra i 16 e i 30 anni che studiano la produzione del vino, ma questa volta a fare la parte degli allievi curiosi sono stati proprio i professori che, cesoie alla mano, hanno contribuito al lavoro tra i filari.

In questi giorni i ceppi vengono in parte sfogliati per arieggiare maggiormente i grappoli e ridurre così l’impatto del calore estivo. Un’operazione che anticipa di una settimana il cosiddetto “diradamento dei grappoli”, utile per migliorare la qualità dell’uva.

Ma quello con il prestigioso istituto francese non è l’unico progetto didattico della Tenuta Teo D’oro, una splendida vigna di 8 ettari che si affaccia sulla Laguna di San Teodoro e la spiaggia La Cinta. L’azienda, infatti, organizza ogni anno la divertente vendemmia con i bambini, coinvolgendo i camp estivi di San Teodoro e della vicina Budoni.

«Penso che il rapporto con le scuole sia fondamentale per legare la vigna al suo territorio – ha spiegato l’imprenditrice teodorina – inoltre credo che la formazione vada fatta fin da piccoli per far conoscere un mestiere e insegnare ai più giovani il grande lavoro che c’è dietro ad una bottiglia di vino». Un impegno che l’azienda gallurese nata nel 2018 porta avanti con un mix tra metodi tradizionali e innovazione.

La grande vigna vista mare si avvale infatti di diversi dispositivi tecnologici come l’app per la gestione del vigneto, una fotocamera per monitorare la fenologia del vigneto e una stazione meteo per la gestione ed il controllo strutturale dei filari. «In virtù di questa nostra attitudine alla tecnologia mi piacerebbe ampliare ancora di più il rapporto con i giovani – conclude Martina Cianfarani – e coinvolgere le scuole medie di San Teodoro e chissà, magari formare gli enologi e gli agronomi del futuro».

Un sogno che si realizzerà in parte a settembre, quando la tenuta Teo D’Oro ospiterà per la vendemmia anche i bambini di una terza elementare del plesso di via Vignola di Olbia.

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