Ricorso rigettato, arresti domiciliari confermati: l’imprenditore Manuel Spano, accusato di avere corrotto il giudice di Tempio, Vincenzo Cristiano, non ritorna in libertà.

Lo ha stabilito ieri la Corte di Cassazione, respingendo le richieste dei difensori di Spano, Antonello Desini e Guido Datome.

Andrea Busia
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