Entra nel vivo il dibattimento del processo sul caso di Ciro Grillo. E a comparire domani in aula, citati dal pubblico ministero Gregorio Capasso, saranno gli investigatori dell’Arma (compagnie di Milano e Olbia) che per primi sentirono la presunta vittima della violenza sessuale di gruppo avvenuta, nella notte fra il 16 e il 17 luglio 2019, nella villa di Porto Cervo del figlio del comico e fondatore del Movimento 5 stelle.

Il processo vede sotto accusa, accanto a Ciro Grillo, i tre suoi amici Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti di Genova e tutti ventenni all’epoca dei fatti.

La vittima, una ragazza milanese di vent'anni, si è costituita parte civile ed è assistita dalla penalista Giulia Buongiorno.

LE TESTIMONIANZE – Sette in tutto i militari dell’arma pronti a testimoniare: cinque marescialli, un luogotenente e un capitano delle Compagnie di Milano Duomo e Genova San Martino.

L’intervento dei carabinieri è arrivato in data 29 agosto 2019, quando Ciro Grillo è stato “prelevato in costume da bagno dalla spiaggia” di Marina di Pietrasanta, nelle stesse ore in cui altri carabinieri perquisiscono le case dei suoi amici. Da allora i giovani, oggi 22enni, scoprono di essere stati denunciati. E non solo dalla ragazza che ha subito la violenza, ma anche dall'amica di lei e per essere stata oggetto di fotografie oscene mentre dormiva sul divano.

Non ci saranno a Tempio Pausania gli avvocati delle due ragazze, Giulia Bongiorno e Vinicio Nardo, che hanno affidato l’udienza ai loro collaboratori. Saranno invece tutti presenti i legali dei quattro imputati.

(Unioneonline/v.l.)

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