Si apre mercoledì 16 a Tempio Pausania il processo per il presunto stupro in Costa Smeralda nella casa di Beppe Grillo: sul banco degli imputati il figlio Ciro Grillo e tre suoi amici, genovesi oggi 22enni, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

I quattro sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di due coetanee: una delle presunte vittime, italo-norvegese all’epoca 19enne, con la sua denuncia ha fatto scattare l’inchiesta sfociata ora nel processo. I fatti risalgono all’estate del 2019.

Sono una settantina i testimoni citati, una quarantina per l’accusa una trentina per il pool difensivo. Il dibattimento quasi sicuramente si svolgerà a porte chiuse per la delicatezza della vicenda.

Il procuratore Gregorio Capasso rappresenta l'accusa. Il pool difensivo è composto da Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Sandro Vaccaro, Enrico Grillo (nipote di Beppe) e i legali sassaresi Mariano Mameli e Antonella Currureddu. Le parti civili sono tutelate dall'avvocato Giulia Bongiorno per la ragazza italo-norvegese e dall'avvocato Vinicio Nardo per la sua amica.

In alcune circostanze, come il proprietario del B&B dove le ragazze hanno trascorso la notte dopo i fatti e il maestro di kite surf con cui una di loro si era confidata, i nomi citati da Procura e difesa coincidono.

Sugli altri testimoni sarà battaglia. L'accusa ha chiamato a deporre la moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadijk, il collegio difensivo il figlio acquisito del comico e fondatore del Movimento 5 stelle, Matteo Scarnecchia. Sarebbe stato lui a filmare Ciro mentre baciava in discoteca una delle presunte vittime dello stupro, la notte tra il 16 e 17 luglio 2019.

Si annunciano scintille anche tra gli esperti: alla psicologa della Procura la difesa oppone la sua, Lucia Pattoli, a cui spetterà il compito di scandagliare i ricordi delle due studentesse, come abbiano rievocato i fatti e la coerenza dei loro comportamenti dopo le violenze sessuali da loro denunciate.

Sulla parte tecnica il pool difensivo cita tra gli altri il consulente Mattia Epifani che si dovrà occupare dei telefonini, elementi fondamentali nella ricostruzione dell'accusa. Sul fronte della difesa peserà anche la citazione di un giovane norvegese, denunciato dalla ragazza sua connazionale per un'altra presunta violenza un anno prima dei fatti della Costa Smeralda.

(Unioneonline/L)

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