"Dopo la chiusura di quello dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, è di oggi la notizia della chiusura del centro analisi del Paolo Merlo di La Maddalena". A denunciare l'ulteriore taglio di servizio essenziali ai danni della sanità gallurese, il consigliere regionale PD, Giuseppe Meloni, che ha presentato un'interrogazione alla Regione per chiedere quali azioni concrete intende intraprendere per risolvere il problema nell'immediato e per evitare il ripetersi della stessa situazione.

"È recentissima la notizia - scrive Meloni - che, a causa della riduzione del personale tecnico (si parla di un ulteriore taglio da 16 a 8 unità, che si aggiunge alla riduzione di un terzo già avvenuta), il centro analisi dell'ospedale di Olbia dal 15 ottobre prossimo non potrà più operare normalmente se non per le urgenze e per specifiche gravi patologie".

A ciò si aggiunge, continua Meloni, "l’altra brutta notizia che anche il centro analisi dell'ospedale di La Maddalena è in fase di chiusura". Una situazione che, dice il consigliere regionale, "se confermata, sarebbe gravissima in considerazione della condizione di insularità in cui vivono i cittadini maddalenini e delle risorse limitate assegnate ai laboratori privati convenzionati con il sistema sanitario pubblico".

Meloni, nell'interrogazione, fa presente che ai centri privati convenzionati galluresi sono state destinate misere quote per ciascun abitante, le più basse di tutta la Sardegna, budget già raggiunto dai laboratori che saranno costretti a richiedere ai cittadini il corrispettivo pieno per le prestazioni.

"È obbligatorio domandare all'amministrazione di centrodestra, che da quasi quattro anni governa la Regione, se abbia seriamente intenzione di occuparsi della sanità gallurese e se, dopo aver sprecato tempo prezioso a non fare nulla di quanto annunciato, abbia intenzione di porre rimedio con i fatti alla gravissima e continua emorragia di personale sanitario che sta condannando a morte gli ospedali galluresi", dichiara Meloni.

E conclude: "In assenza di un'immediata inversione di rotta non potremmo non chiedere le dimissioni, non solo di chi guida l'assessorato alla Sanità, ma anche dell'intera Giunta e del suo presidente".

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