Anche Moby citata in giudizio nel procedimento penale, che resta al Tribunale di Tempio Pausania, per la morte di quattro cavalli avvenuta il 13 luglio 2020 sulla nave Aki partita da Civitavecchia e approdata a Olbia.

I cavalli della scuderia romana Clodia avrebbero dovuto gareggiare all’ippodromo di Chilivani, ma quando il traghetto attraccò a Olbia erano già morti, uccisi dall’eccessivo calore che si era sviluppato nel garage della nave, dove avevano viaggiato.

Il gup Marco Contu dovrà pronunciarsi il 21 aprile sulla richiesta di rinvio a giudizio per gli imputati. Sono coinvolti Antonio Scotto Di Cicariello, comandante del traghetto, Francesco Lo Nostro, primo ufficiale di coperta, Ernesto Prudente, allievo ufficiale di coperta, e Maurizio Conti, autista incaricato del trasporto degli animali.

Il giudice ha rigettato l'eccezione di incompatibilità territoriale avanzata dai difensori dei marittimi, gli avvocati Giovanni Cimmino e Francesco Longhini, i quali sostenevano che essendo iniziato il viaggio a Civitavecchia, il tribunale competente avrebbe dovuto essere quello appunto di Civitavecchia.

Secondo le accuse della Procura di Tempio sulla nave non furono attivate le procedure necessarie per il trasporto in sicurezza dei cavalli.

(Unioneonline/L)

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