Budoni, aumento della Tari: «Nessuna intenzione di fare cassa»
L'assessora al Bilancio Michela Brundu risponde alle polemiche dopo la revisione (al rialzo) della tassa sui rifiutiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Non si tratta di un'esigenza di fare cassa bensì di adeguare il sistema di prelievo alla normativa imposta dallo Stato».
Così, l'assessora al Bilancio del Comune di Budoni, Michela Brundu, in risposta alle polemiche sorte nel paese gallurese dopo la revisione (al rialzo) della tassa sui rifiuti.
«Il Comune ha dovuto procedere alla rideterminazione della Tari per il 2025 sulla base dei criteri nazionali e mai recepiti dal Comune che fino allo scorso anno applicava la tassa sulla base di tariffe stabilite dieci anni fa e mai aumentate», continua Brundu, specificando che il gettito serve a coprire il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti senza che il Comune ne tragga beneficio.
La precisazione dell'amministrazione comunale arriva all'indomani di una bufera giudiziaria, che ha coinvolto ex funzionari e dipendenti comunali, per dissipare dubbi e sospetti della cittadinanza sulla destinazione delle entrate dell'ente.
