L’ordinanza della gip Caterina Interlandi è lunga 14 pagine, delle quali 6 contengono un lunghissimo capo di imputazione. L’atto dispone la misura del carcere per un imprenditore cagliaritano di 43 anni, arrestato dai Carabinieri nei giorni scorsi.

I fatti contestati sono avvenuti a Badesi ai danni della compagna dell’uomo. L’imprenditore è accusato di maltrattamenti, estorsione, lesioni, tentato omicidio e violenza sessuale.

Si parla di episodi, tutti molto gravi, avvenuti dal 2020 sino ai giorni scorsi, quando l’uomo ha cercato di dare fuoco ai vestiti della compagna dopo averli cosparsi di benzina. Stando alla ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Valledoria, la vittima ha subito angherie di ogni tipo e non ha mai denunciato per paura.

Nel capo di imputazione si legge che l’uomo ha costretto la compagna a consegnargli dei soldi, picchiandola e minacciandola continuamente. In una occasione la vittima avrebbe perso un dente e sarebbe stata chiusa fuori casa, nuda, al freddo. In un’altra circostanza sarebbe stata legata con un cavo di ricarica di un telefono e costretta a subire un rapporto sessuale. La donna sarebbe stata controllata con l’utilizzo di una telecamera. ll presunto responsabile delle violenze, difeso dai penalisti Giampaolo Murrighile e Luigi Esposito, comparso davanti alla gip, si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

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