Asl Gallura, nuova struttura di radiologia e screening mammario
Il servizio a partire da settembre all’ospedale Giovanni Paolo IIPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una nuova struttura per la prevenzione del tumore al seno e per le patologie mammarie sarà operativa al Giovanni Paolo II di Olbia, a partire da settembre, con attività estese ai tre presidi ospedalieri galluresi. Lo ha annunciato il commissario straordinario della Asl Gallura, Ottaviano Contu, nel corso della Conferenza socio sanitaria che si è tenuta stamattina a Olbia. L’istituzione della Struttura semplice dipartimentale di Radiologia senologia e screening mammario, attivata su sollecitazione dell'assessorato regionale alla Sanità, ha l'obiettivo di implementare lo screening mammografico, servizio inserito nei Livelli essenziali di assistenza, che ultimamente in Gallura ha registrato difficoltà di copertura.
Durante l'incontro, a cui hanno partecipato i sindaci galluresi e il direttore sanitario, Pietro Masia, Contu ha illustrato lo stato dell'arte dei Pronto soccorso dei tre presidi ospedalieri: da qualche settimana, sono stati nominati i direttori dei Pronto soccorso degli ospedali Paolo Dettori di Tempio e Paolo Merlo di La Maddalena, la situazione dell'organico dei medici è buona mentre si rileva una carenza di infermieri che il neo commissario spera di risolvere entro breve tempo. Sul tavolo dei lavori, l’approvazione di una variazione al bilancio preventivo del prossimo triennio, votata all'unanimità, che è stata l'occasione per rimarcare la disparità di trattamento nella ripartizione dei fondi decisa a livello regionale.
Secondo i sindaci, lo stanziamento delle risorse destinato alla Asl Gallura non è sufficiente a coprire le reali necessità del territorio e l'assegnazione non dovrebbe fare leva sullo storico ma sui bisogni sanitari di una popolazione in continua crescita. È emersa, inoltre, la necessità di potenziare il personale dell'azienda sanitaria gallurese: l'attuale fabbisogno è di circa 1.400 dipendenti mentre ne occorrerebbero 1.700. Sul punto è intervenuto il consigliere regionale, Angelo Cocciu, che ha promesso di portare la questione all'attenzione del Consiglio regionale. I primi cittadini dei Comuni costieri hanno, poi, segnalato alla direzione aziendale la preoccupazione per l'apertura a singhiozzo delle guardie mediche turistiche.