La patente deve essere ritirata a vita a chi provoca un incidente stradale guidando in stato di ebbrezza.

È la ferma richiesta dell'associazione Giustitalia, che assiste le vittime di incidenti stradali e i familiari di persone decedute.

L'annuncio di Claudio Bellezza e Samantha Faiella, rappresentanti dell'associazione, arriva proprio in riferimento all'incidente stradale che ha causato la morte, a Badesi, del pensionato 76enne investito da una donna risultata poi positiva all'alcoltest, e che era socio di Giustitalia.

"Un nuovo bilancio pesante - affermano - quello della scorsa sera a Badesi, un bilancio che sembra appesantire un filone di sangue sulle strade che solo quattro giorni fa ha registrato sette morti ed undici feriti in Alto Adige e qualche settimana fa ha registrato nella Capitale la morte di due ragazze 16enni".

"Un volto ed un nome diverso - proseguono - ma il killer è sempre lo stesso : l'alcool assunto in quantità smodate da chi si mette al volante. La conducente dell'auto che lo ha investito aveva un tasso alcolemico nel sangue di molto superiore al consentito. Ora la Legge stabilisce il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue (per i minori di anni 21 e per i neo patentati addirittura tasso "zero").

Il tema dell'ergastolo a vita della patente, per incidenti di questo tipo, è stato più volte sollevato, anche in passato. I tragici fatti di questi giorni impongono ora una nuova, e seria, riflessione.

(Unioneonline/v.l.)
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