Al Mater Olbia un’innovativa tecnica di radiologia interventistica. Nei giorno scorsi, infatti, una giovane paziente è stata sottoposta ad un particolare trattamento endovascolare mininvasivo per un aneurisma cerebrale.

Come si legge nella nota diffusa dall’Ospedale si tratta di un intervento che pone il Mater Olbia all’avanguardia nel trattamento della patologia neurovascolare al fine di prevenire emorragie cerebrali. L’intervento è stato eseguito dal dottor Matteo Cappucci, responsabile dell’unità operativa di radiologia interventistica, con l’aiuto dei dottori Davide Coppolino e Claudio Cau e il supporto dell’équipe tecnico-infermieristica.

«L’aneurisma è stato trattato con una tecnica innovativa, grazie all’utilizzo di una tecnologia di ultimissima generazione, uno stent a diversione di flusso con tecnologia X – ha spiegato il dottor Cappucci - che agisce sul trattamento dell’aneurisma favorendo la ricostruzione dell’arteria malata e riducendo il rischio di complicanze».

L’approccio alla patologia neurovascolare nasce da un rapporto di piena sinergia e collaborazione con l’équipe di neurochirurgia diretta dal professor Giovanni Sabatino. «Un risultato straordinario - ha sottolineato il dottor Rinaldi, responsabile dell’unità complessa di radiologia - con procedure mininvasive endovascolari che ormai costituiscono circa l’80% dei trattamenti». Questa tecnologia, fa sapere il Mater Olbia, è applicabile a moltissimi pazienti con questo tipo di patologia.

È prevedibile che, in un prossimo futuro, questo tipo di dispositivi consentano di ridurre la necessità di farmaci antiaggreganti per via sistemica, quali l’acido acetilsalicilico, che presenta problematiche di somministrazione in caso di favismo, patologia diffusa nell’Isola.

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