C’è forte preoccupazione in Gallura, dopo la notizia dell’arresto di Antonio Colasante, l’imprenditore indagato dalla Procura di Lanciano per avere incassato indebitamente oltre due milioni di euro da una Asl abruzzese, usati poi per acquistare una villa a Porto Cervo.

Colasante è anche la persona che ha vinto la gara d’appalto per il servizio di lavanderia degli ospedali della Asl n. 2 di Olbia. Aggiudicazione sospesa per via di un ricorso amministrativo. I vertici della Filctem Cgil, Giacomo Mugheli e Marino Bussu, hanno firmato una nota. I sindacalisti scrivono: < Al riguardo ricordiamo che le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori e le lavoratrici delle lavanderie industriali in Sardegna, hanno denunciato con fermezza la situazione controproducente che si è determinata in questo settore, dove a fronte di una crisi economica che continua ad aggredire la nostra isola, le amministrazioni pubbliche invece contribuiscono a penalizzare il sistema industriale regionale, affidando appalti ad aziende oltre Tirreno, senza garanzia per i livelli occupazionali del territorio>. La nota prosegue: <La ASL di Olbia ha ritenuto più affidabile la Società Abbruzzese “Hospital service”, che nell’Isola non dispone neppure di una sede logistica, per cui dovrà utilizzare i traghetti come mezzi di trasporto. Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per le ricadute occupazionali negative e per la possibile perdita di molti posti di lavoro, sia tra i lavoratori diretti che nell’indotto, come dimostrato purtroppo dalla vertenza della Società Clea del gruppo Iervolino di Olbia, che ha aperto una procedura di licenziamento per 139 dipendenti. Per queste ragioni riteniamo fondamentale un maggiore impegno della Regione Sarda affinché i problemi che noi denunciamo vengano prevenuti e risolti all’insegna della massima trasparenza>. A
© Riproduzione riservata