Il recente episodio dell’aggressione a una signora,  che ha riportato una ferita alla caviglia - e che per questo, fa sapere oggi il suo legale, Christian Cicoria, chiederà un risarcimento alla Regione  - ha messo in allarme i residenti. Mesi di innumerevoli denunce sui social, con tanto di foto e video di branchi di cinghiali che scorrazzano a qualsiasi ora del giorno e della notte, gli appelli a trovare una soluzione al problema, riferiscono dai quartieri Poltu Quadu e Olbiamare, finora sono caduti nel vuoto.  

Assediati da decine di esemplari alla ricerca di cibo, i cittadini  ora ci provano con una petizione; la raccolta firme in pochi giorni ha ricevuto diverse centinaia di sottoscrizioni. «È stato necessario protocollare una petizione perché il fenomeno sta diventando preoccupante – racconta una residente – io stessa ho aiutato una mamma con un bimbo che si è trovata bloccata dai cinghiali e stava subendo un’aggressione. Girano in branchi da venti o trenta esemplari, animali più adulti e audaci con tantissimi cuccioli al seguito, in cerca di qualsiasi cosa da mangiare, spesso spazzatura». 

Dalla rotatorie ai poli commerciali, dalle scuole di Via Modena al Liceo Artistico (stamattina un branco di cinghiali girava indisturbato nel cortile della scuola) fino al piazzale antistante la sede della Polizia Locale, nella petizione l’elenco delle zone dove quotidianamente avvengono gli avvistamenti e gli spiacevoli a tu per tu.

«Non proponiamo soluzioni ma chiediamo uno sforzo comune, da parte degli enti preposti, per risolvere il problema  - continua la residente –  il rischio è che la gente inizi a sparare innescando un pericolo per tutti e provocando un’inutile mattanza».

© Riproduzione riservata