Una folla oceanica fuori dalla Basilica di Bonaria, a Cagliari, per l’ultimo saluto a Gigi Riva. Trentamila persone, secondo la Questura, per i funerali celebrati da monsignor Giuseppe Baturi.

«Lo sport è passione condivisa, gioia, un dono del Creatore. In questi giorni abbiamo celebrato tutto questo in Gigi Riva», ha detto monsignor Baturi nella sua omelia.

«Molte sono le immagini di questi giorni – ha aggiunto Baturi – l’eleganza della corsa, la bellezza e la potenza del gesto. E l’esultanza spontanea, come tutti noi da bambini, a braccia alzate verso il cielo. Corri di nuovo caro Gigi – ha detto ancora monsignor Baturi - e tendi di nuovo le braccia al cielo. Corri e guarda in alto». «Noi preghiamo – ha concluso - affinché il Signore ti venga incontro. Dio sia la tua dimora per sempre assieme ai tuoi genitori e a tua sorella Fausta. Vivi nella pace».

«Abbiamo perso un pezzo di Sardegna», ha ricordato il figlio di Riva, Nicola, in un toccante intervento al termine della cerimonia. Dove ha voluto ringraziare anzitutto il popolo di Gigi, soffermandosi sulle migliaia di persone che a Cagliari, fuori dalla basilica di Bonaria e prima ancora alla camera ardente hanno voluto rendere omaggio al Mito. Una folla di grandi ma anche di giovani e bambini, «persone che papà non l’hanno mai conosciuto», ha ricordato Nicola Riva, e che alla camera ardente sono andati per fare le condoglianze ma che per il dolore che provavano «quasi ci sentivamo di doverle fare noi a loro», ha aggiunto con la voce rotta dall’emozione.

Il feretro del grande campione è stato saluto all’arrivo a Bonaria da applausi e una sciarpata rossoblù. «C’è solo un Gigi Riva», il coro dei tifosi all’uscita sul sagrato.

A Bonaria anche l'applauso per il Cagliari. In prima fila l'allenatore Claudio Ranieri e il presidente Tommaso Giulini. Poi i dirigenti e la squadra, compreso l'infortunato Oristanio in stampelle.

All'interno della chiesa, fra gli altri, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il baronetto Gianfranco Zola, Gianluigi Buffon e tutta la delegazione dell'Italia campione del mondo del 2006. E ancora il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che ha raggiunto gli altri primi cittadini giunti nel capoluogo da ogni parte della Sardegna e il governatore Christian Solinas.

Bandiere e striscioni sul sagrato della basilica, transennato con un percorso guidato per orientare il flusso delle persone. Un maxischermo ha consentito anche alle persone più lontane di seguire lo svolgimento. Non solo davanti a Bonaria. Un secondo maxischermo è stato allestito anche in piazza dei Centomila, che ha accolto un’altra parte del popolo sardo che partecipa da sotto la scalinata. 

In molti già dalla mattinata si sono radunati fuori dalla basilica perché «non potevamo mancare, per quello che Gigi Riva ha rappresentato per tutta la Sardegna e non solo», spiegano. Sul sagrato testimonianze non solo dall’Isola, perché sono tanti i tifosi che dall’Italia e dall’estero hanno scelto di arrivare a Cagliari per l’ultimo saluto al Mito.

Fino alle prime ore del pomeriggio lunga fila alla Domus, dove è arrivato anche l’omaggio della Nazionale del 2006, campione del mondo in Germania, di cui Rombo di Tuono è stato capo delegazione.

E poi l’ultimo saluto di tanti giocatori di oggi e di ieri, come Gianfranco Zola, del ministro Andrea Abodi, del presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Figc Gabriele Gravina. E ancora il ct della Nazionale Luciano Spalletti.

Dopo la messa il corpo sarà sepolto nel Cimitero Monumentale. La cerimonia sarà strettamente privata, riservata quindi ai familiari.

(Unioneonline)

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