C'erano anche imprese sarde nell'inchiesta "Gatto con gli stivali" che aveva individuato in diverse regioni derrate alimentari falsamente certificate come biologiche.

L'ultima tranche della vicenda è approdata in tribunale a Pesaro e il gup Giacomo Gasparini ha rinviato a giudizio tre imputati. Il processo prenderà il via il 22 marzo prossimo.

Secondo l'accusa, Augusto Mentuccia, già presidente di una società di certificazione biologica, Alessandro D'Elia, direttore tecnico, e Paolo Petetta, produttore e intermediario agricolo, sono responsabili del sodalizio diretto alla frode nel commercio di prodotti alimentari, ma anche di altri reati tra i quali, a vario titolo, quelli di tipo tributario e false certificazioni.

L'indagine sei anni fa aveva portato all'arresto di sette persone e al sequestro di 2.500 tonnellate di derrate alimentari: non si trattava di prodotti di agricoltura biologica ma erano frutto di coltivazioni convenzionali.

Le imprese coinvolte erano localizzate in Sardegna, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Abruzzo, Lazio, Marche e Puglia.

(Unioneonline/s.s.)
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