Manca all'appello uno dei capi della banda, attualmente ricercato tra Belgio e Olanda, nazioni dove avveniva l'acquisto in grandi quantità di extasy, cocaina ed eroina, droga che poi da Guasila veniva spacciata in tutta la Sardegna. Il suo nome non è stato divulgato, si sa soltanto che è un sardo sposato in Belgio. Ma i carabinieri hanno arrestato con l'accusa di associazione a delinquere, altre sei persone dell'organizzazione dedita al traffico di droga. A Buoncammino sono finiti: Andrea Zara, 35 anni, disoccupato di Guasila; Maurizio Sollai, 33, operaio edile di Guamaggiore; Simone Pilloni, 37, allevatore di Villamar; Salvatore Mereu, 33, allevatore, e Marco Cara, 32, disoccupato, entrambi di Pabillonis e Gian Luca Mameli, 35 disoccupato di Gonnesa. Due obblighi di dimora sono stati disposti per Raffaele Zara, 44 anni, macellaio di Guasila, considerato uno dei referenti dell'organizzazione e che, insieme a Giuseppe Lutzu, 54, operaio comunale di Olbia, non è finito in cella per superamento del periodo di detenzione preventiva. L'obbligo di presentazione giornaliera in caserma, inoltre, è stato deciso per Jonata Matza, 33, commerciante di Guasila, già coinvolto recentemente in un'operazione antidroga della polizia, e per Fabio Meloni, 31, disoccupato di Carbonia. Tutti erano già noti alle forze dell'ordine.

'IL MACELLAIO' L'operazione chiamata "Il macellaio" per l'attività di Raffaele Zara - ha spiegato il comandante della Compagnia di Sanluri, Gianluca Puletti - era cominciata a fine 2004 con l'arresto di alcuni corrieri: Daniele Sollai, Giuseppe Lutzu, Pilloni Fabrizio e Giovanni Corato, quest'ultimo sorpreso con 22.000 pasticche di extasy e 300 grammi di eroina. L'inchiesta è coordinata dal pubblico ministero della Dda di Cagliari, Paolo De Angelis. All'operazione hanno preso parte anche i militari delle compagnia di Olbia, Carbonia, Iglesias e Villacidro e dello Squadrone dei Cacciatori di Sardegna.
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