Eolico: a Orgosolo il fronte dei sindaci e del comitati
Al centro dell’incontro una proposta di legge popolare. I dati ufficiali, intanto, confermano l’assalto all’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'Isola si ribella alla nuova servitù eolica. Il popolo di Saccargia si ritrova a Orgosolo – oggi alle 10.30 – per alzare l'asticella della protesta, proprio tra le montagne e le valli che videro, nel 1969, la grande rivolta di Pratobello.
Questa volta a guidarla, da padrone di casa, assieme ai Comitati da tutta l'Isola e ai rappresentanti dei Comuni interessati, il sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu. «In discussione ci saranno le iniziative da adottare per dare ancora più forza alla protesta», annuncia il primo cittadino. «Discuteremo anche della proposta di legge di iniziativa popolare per bloccare l'assalto all'Isola».
Ieri L'Osservatorio della transizione verde del quotidiano economico "Il Sole 24Ore" ha reso pubblici i dati dei progetti previsti in nome e per conto delle multinazionali del vento. Le cifre vengono ricavate dal report di Terna sulle iniziative di un business che rischia di arricchire pochi, annichilendo le popolazioni locali, che si vedrebbero private di terre da sempre floride o dall'alto valore storico-paesaggistico.
Il report di Terna riferisce di 11 richieste di allaccio alla rete ogni 30 giorni (il riferimento è al fotovoltaico e all'agrivoltaico) e di una richiesta ogni tre giorni per impianti di potenza superiore ai 10 Megawatt. Qualora venissero accolte tutte le richieste, la produzione in Sardegna sarebbe di 54,39 (in realtà 57,6) Gw, con molta energia in eccesso da esportare (senza alcuna compensazione per l'Isola) dove sole e vento scarseggiano.
Lorenzo Piras
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